Ciao a tutte e buon 2013!!!!
Finalmente ho deciso di riprendere la rubrica ‘L’angolo delle sorelle’, inaugurata proprio da me anni fa e lasciata nell’oblio fino ad ora, recensendo, dopo mesi di ‘prova', questo fondotinta che trovo davvero fantastico.
Prima, però, vorrei fare un piccolo accenno alla mia esperienza di shopping su QVC. Sono passati, ormai, quasi 2 anni da quando, per caso, mi sono imbattuta nel canale 32 del digitale terrestre: inizialmente pensavo si trattasse di quelle solite televendite in cui si tenta di rifilare patacconi alle povere casalinghe annoiate, di conseguenza guardavo gli show quando la programmazione degli altri canali non offriva niente di meglio. Poi, notando che, oltre ai prodotti di molte marche praticamente sconosciute, venivano presentati molti altri a me noti, come Bare Minerals, Kipling, Yankee Candles, etc, ho iniziato seriamente a farci un pensierino, soprattutto per i prezzi e la scelta. I primi, a dire il vero, non mi sembrano bassissimi, ma sicuramente il risparmio può risultare notevole se durante la giornata si fanno più acquisti e se magari si riesce a dividere le spese di spedizione con un'amica (come ho fatto io); per quanto riguarda la scelta, non c'è storia: nella mia città le Yankee, ad esempio, sono merce rara e, fino ad ora, le ho sempre acquistate su vari siti on line. Così, dopo giorni di ripensamenti, ho fatto il mio primo acquisto su QCV: il kit fondotinta + pennello di Laura Geller.

C'è da premettere che il mio rapporto con questo cosmetico è sempre stato problematico: non ho mai trovato la tonalità che facesse al caso mio, complici la mia assoluta incapacità nell'azzeccare il colore da sola e le innumerevoli commesse incompetenti in cui mi sono imbattuta (ebbene sì, il dorso della mia mano ha un colore diverso dal viso, se non fosse ancora chiaro!). Secondo problema: ho sempre poco tempo per truccarmi, quindi mi serviva qualcosa da applicare velocemente, che mi evitasse di incorrere in ‘stacco & stucco', ovvero nell'orrido effetto ‘lampada trifacciale' e collo niveo, e in quello, forse peggiore, da cerone alla M.me Trusseaut. Peraltro, avendo la carnagione olivastra, o mediterranea - come dico spesso per nobilitare il mio incarnato giallo-itterizia tendente al grigino-tristezza - era veramente difficile per me trovare un buon fondo che mi uniformasse il volto ma che allo stesso tempo mi desse anche una botta di vita. Di fondotinta ne ho provati tanti: liquidi, in mousse, compatti, minerali. Mi sono trovata un tantino meglio con i minerali, e infatti inizialmente stavo quasi cedendo alla tentazione di acquistare il fondo di Bare Minerals nella tonalità medium beige. Poi, però, ho visto che da Sephora costa sui 28 euro, mentre su Qvc 35 e qualcosa (anche se nel prezzo è incluso il pennello, che da solo credo abbia un costo notevole). Alla fine, mi sono lasciata convincere da questo Balance-n-Brighten di Laura Geller, anche perché non trovo molto pratiche le polverine svolazzanti dei prodotti minerali. Naturalmente, non conoscevo per niente questa marca e non mi fidavo molto, ma alla fine mi sono detta ‘perché no!?', forte del fatto che avrei potuto provare il fondo per 30 giorni e poi, eventualmente, rispedirlo al mittente ed essere rimborsata. Così, ho fatto l'ordine, evaso in men che non si dica, e il corriere Tnt è arrivato col mio bel pacchetto dopo circa 2 o 3 giorni.
Al primo impatto ho pensato che la cialda fosse molto più chiara di quelle della stessa tonalità viste in tv, il che da una parte è stato un bene perché, al momento dell'ordine, ero quasi tentata di prendere il fair (e sarebbe stato troppo troppo chiaro! Va bene, secondo me, per chi ha davvero una pelle di porcellana!); dall'altra parte, però, avendo il viso ancora abbronzato, anche il nude mi sembrava molto chiaro per me, però, non appena l'abbronzatura ha cominciato a svanire,è stato subito evidente che era perfetto.
Veniamo, adesso, ai PRO e ai CONTRO del Balance-n-Brighten:
-PRO: 1) applicazione facile e veloce; 2) coprenza modulabile; 2) bilancia e illumina, per l'appunto, ossia corregge i rossori, le piccole imperfezioni ma non mortfica l'incarnato con un colore piatto e innaturale, anzi, lo ravviva (grazie alle molteplici sfumature delle cialde); 3) ottimo per pelli miste/grasse perché non ostruisce i pori ed evita che la pelle diventi oleosa e lucida (fino ad ora è stato l'unico fondo che non mi ha provocato eruzioni cutanee di ogni tipo e dimensione!); 4) comodo da portare in viaggio; 5) non si tresferice facilmente sui vestiti o su qualunque altra cosa venga in contatto col viso e, almeno a giudicare dalla quantità di prodotto che trovo sul dischetto quando mi strucco, i miei pori non lo ‘divorano' come è successo con altri fondi; 6) dulcis in fundo, il prezzo: per me non è proprio uno scherzo investire più di 33 euro in un fondotinta ma, considerando che la cialda dura una vita (9grammi), che è compreso il pennello retraibile con setole sintetiche, che è l'unico fondo che non mi ha dato problemi, direi che sono stati ben spesi.
-CONTRO: 1) è vero che la coprenza è modulabile ma, se si è un pochino più chiare, con una seconda e più generosa applicazione si rischia l'effetto ‘vacanze a Bora Bora'. Nel dubbio tra fair e nude - e se tendete ad un incarnato più rosato - forse meglio protendere per il fair, scaldandolo, nel caso, con un po' di terra. 2) Non va bene, secondo me, se avete l'esigenza di nascondere grosse imperfezioni, data la pur sempre scarsa capacità di coprenza; tuttavia, se comunque volete qualcosa di leggero e naturale, credo che far precedere l'applicazione di un buon correttore e di una crema colorata a quella del Balance-n-Brighten possa essere una valida alternativa a ceroni et similia.
Infine, riporto di seguito l'Inci, tratto dal sito ufficiale laurageller.com:
Ingredients: Mica, Talc, Dimethicone, Isopropyl Palmitate, Polysorbate 20, Magnesium Aluminum Silicate, Phenoxyethanol, Lauroyl Lysine, Sodium Dehydroacetate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Simmondsia Chinensis (Jojoba) Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Retynyl Palmitate, BHT, Camellia Sinensis Leaf Extract, Centella Asiatica Leaf Extract, Titanium Dioxide (CI 77891), Iron Oxides (CI 77491, CI 77492, CI 77499), Chromium Oxide Greens (CI 77288), Manganese Violet (CI 77742).

Da ignorante assoluta in fatto di inci, posso solo segnalare, col biodizionario a portata di mouse, che, a parte Dimethicone (antischiuma/emolliente, 2 pallini rossi), Polysorbate 20 (emulsionante/tensioattivo,1 rosso), Ethylhexyl Methoxycinnamate (cioè il filtro UV, con 1 pallino rosso), Bht (antiossidante, 2 rossi), gli altri ingredienti hanno tutti uno o più pallini verdi o gialli. Immagino che qualcuna potrebbe inorridire alla vista di quel silicone piazzato lì, in posizione quasi incipitaria, ma non sono per l'eco-bio a tutti i costi, anche perché non ho avuto particolari e rilevanti giovamenti dall'uso di alcuni prodotti che vantavano inci a dir poco impeccabili.
Insomma, mi sento proprio di consigliare questo Balance-n-Brighten!
Voi, invece, quale fondotinta usate? Mi rivolgo soprattutto a chi, come me, ha una pelle mista/grassa, tendenzialmente sfigatella, con pori un pochetto dilatati e qualche brufoletto che spunta e rispunta qua e là.
Grazie per esservi dedicate, con stoica pazienza, alla lettura di quello che dalle mie parti si potrebbe definire ‘papiello'! Tra le mie virtù non figura la capacità di sintesi ma…volevo scrivere tutto tutto! ;)
Bacio:*
Dory